http://www2.nolita.it/noanorexia/index.htm
Oliviero Toscani – noto provoca(u)tore – ha firmato 2 scatti shock per la nuova campagna di Nolita utilizzando il reportage d’impatto per comunicare un prodotto. Duro come non mai, Toscani ha ritratto la magrezza di Isabelle Caro, una giovane francese che l’anoressia ha ridotto in 15 anni a 31 chilogrammi di peso. «Ho accettato perché la gente sappia – ha detto Isabelle a Vanity Fair – e veda davvero a che cosa può portare l’anoressia». Bene… basandomi sulla mia esperienza personale vi dico che un’immagine come questa (http://www2.nolita.it/noanorexia/index.htm) serve molto poco a chi anoressica lo è stata, lo è e, purtroppo lo potrebbe diventare: l’unica cosa che una campagna “sociale” di questo tipo può ottenere è una gara al massacro psicologico per chi sta lottando con la propria figlia, fidanzata, sorella per la vita e per chi si conta le costole prima di andare a dormire (per controllare che non si siano di nuovo ricoperte di “grasso”). Secondo Oliviero Toscani è un «paradosso» della nostra società che ci abitua alla mostruosità il fatto che ci si scandalizzi «davanti all’immagine e non di fronte alla realtà». «Io ho fatto, come sempre, un lavoro da reporter – ha concluso Toscani -, ho testimoniato il mio tempo». Caro Oliviero, questa volta hai esagerato. Mi unisco al coro alzato con forza dall’Associazione per lo studio e la ricerca sull’anoressia, la bulimia, l’obesità e i disordini alimentari (Aba, che da anni cerca di lavorare per la vita con serietà e professionalità). Quella che ho visto stasera spiaccicata su un tabellone nei pressi della mia redazione rappresenta una campagna pubblicitaria inutile e dannosa perché non aiuta le personeanoressiche. Non si gioca con la delicatezza dei meccanismi psicologici di chi è nel dramma dell’anoressia. Il rischio è che le ragazze (purtroppo anche le bambine) si troveranno a “gareggiare” con la donna ritratta nei cartelloni pubblicitari. Se più ossute di lei, si feliciteranno per la “vittoria” sulla modella, se meno magre di questa donna si daranno da fare per raggiungere la sua forma e superarla. Io ho cancellato tutte le mie foto di quando ero trasparente come questa malattia vuole essere… le ho distrutte perchè erano pericolose e dolorose. Adesso quello che mi verrebbe da fare è una cosa sola… strappare quei cartelloni pubblicitari e chiedere alla Nolita di darmi i soldi che ha speso per pagare Toscani al fine di reinvestirli in qualcosa di molto più utile… come ad esempio… sostenere le Associazioni serie e i centri che salvano dal lento suicidio le ragazze anoressiche e (non dimentichiamocele) anche le bulimiche.
P.S. per chi volesse sto organizzando una raccolta di firme da spedire alla signora Livia Turco che tanto elogia questa fantastica campagna pubblicitaria. A mia figlia coprirei gli occhi.
lo staff di fatalerror07